Charleston bloody mary mix

Questa voce o sezione sugli argomenti jazz e danza non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. Questa voce o sezione sugli argomenti jazz e danza non è ancora formattata secondo gli standard. Deve il suo nome alla città di Charleston, nella Carolina del Sud. Tutti ricordano la magnifica scena del Gattopardo come qualcosa di più che un semplice giro di valzer, charleston bloody mary mix una delle espressioni di un certo tipo di società.

Gli anni venti erano quelli di Al Capone, delle sparatorie tra bande di gangster e dei fumosi club dove spesso, come nel film, qualcuno moriva a ritmo di claquette. La carica istintiva della musica jazz, unita all’eccentricità dei passi, dovette infatti sembrare ai benpensanti, più che una liberazione dagli schemi precedenti in nome di una nuova spontaneità, una sorta di delirio collettivo. Il charleston infranse tutte le regole dei balli da sala di provenienza europea. Il suo passo consisteva nel gettare all’esterno le gambe con le punte dei piedi rivolte all’interno cercando di mantenere le ginocchia unite. Sulla scia del successo di questi primi esperimenti altri coreografi lo inserirono nei loro spettacoli musicali e nel giro di pochi mesi il charleston raggiunse anche le sale da ballo, in una versione per la verità molto semplificata poiché solo i professionisti erano in grado di eseguire i salti, i lanci di gambe e le acrobazie che caratterizzavano le coreografie teatrali. I poli d’irradiazione del nuovo ballo in tutti gli Stati Uniti furono Chicago e New York, le due città dove si erano raccolti i jazzisti neri provenienti da New Orleans. New York ospitava i più esclusivi locali riservati alla clientela bianca.

La prima rivista musicale fu messa in scena nel ’22 ma il locale cominciò a essere famoso a partire dal ’25. Il 1925 fu anche l’anno della diffusione del charleston in Europa. Ministero della guerra vietò agli ufficiali di ballarlo perché inconciliabile con il comportamento dignitoso imposto dalla divisa. Dopo l’esplosione del charleston a Parigi fu la volta dell’Inghilterra.

Il riscontro con il pubblico apparve travolgente: gli inglesi furono colti da una frenesia anche maggiore dei parigini. Quando, appeso all’ingresso di molte sale da ballo pubbliche, cominciò a comparire un cartello con la sigla P. Tuttavia la tentazione di ballare il charleston doveva essere così irresistibile che, tra smettere di ballarlo per motivi di salute o prendere qualche precauzione, prevalse la seconda ipotesi: alcune foto dell’epoca mostrano infatti le ballerine di charleston che, sotto il classico vestitino di lamé, indossavano pesanti ginocchiere da giocatori di football americano. La Russia rivoluzionaria del 1917 fu il primo paese a concedere il diritto di voto alle donne. Nel 1918 fu il Regno Unito, anche grazie alle battaglie portate avanti dal movimento delle suffragette, a estendere il diritto di volto al sesso femminile.

Due anni dopo fu la volta degli Stati Uniti seguiti a breve distanza dai paesi del Nord Europa. Il suffragio universale fu rappresentativo di un loro riconoscimento come soggetti politici e di un processo di emancipazione femminile riscontrabile in molti aspetti della vita sociale, alcuni dei quali come la moda e il ballo, apparentemente poco rilevanti ma significativi. D’altra parte il periodo che si aprì con la fine della Prima guerra mondiale fu caratterizzato da una tale euforia e smania di divertimento che il ballo assunse un ruolo di primo piano nella vita sociale. Il charleston rispose innanzi tutto al bisogno di svago della gente ma allo stesso tempo consentì di vivere in maniera più libera i rapporti sociali: la presenza di un partner costante era infatti del tutto trascurabile in questa danza. Tuttavia la voga del charleston non durò a lungo: ben presto venne soppiantato dal quick step, dal lindy hop, dal black bottom e dagli altri balli jitterbug che, accentuando la tendenza a dare spazio all’esecuzione solistica, provocarono quell’apertura della coppia che avrebbe caratterizzato i generi seguenti. URL consultato il 17 luglio 2021.

CATEGORIES
TAGS
Share This